Il silenzio del pennello
Ho sempre visto nonna dipingere in cucina, mescolando il caffè con un cucchiaino, lo stesso che dopo un minuto veniva usato per mescolare le tempere ad olio.
Mia zia decorava piatti di un bianco insignificante fino a trasformarli in esplosioni floreali di ceramica.
Ho cercato quel mio talento molti anni con le matite, con gli acrilici, tentando di sentirmi soddisfatta.
Ma ho scoperto che era il rumore ciò che mi impediva di esplorare i colori.
Il rumore dei pensieri.
Ho sempre pensato tanto e tutto quel frastuono occludeva la mia “vena” creativa. Letteralmente.
Ho dovuto respirare e respirare, liberarmi di fardelli pesanti, spezzare delle catene antiche, separarmi, andarmene e trovare uno spazio solo mio per ritrovare il silenzio.
E in quel silenzio scoprire che le pitture più semplici, gli acquarelli, con quel loro tono delicato, leggero, fluido e impreciso, erano la mia strada.
Dipingo solo quando sono tranquilla, non lo uso come sfogo, piuttosto come un amplificatore del silenzio del pennello che scorre sulla carta, sulla tela, sui muri.
Custodisco molte immagini che ispirano la mia avventura, e le scelgo in base alle linee che si nascondono sotto ad ogni quadro. Come se iniziarlo volesse dire ogni volta piantare un seme.
Dipingere mi consente di mettere le radici e far emergere una chioma diversa ogni volta.
Salda alla base ma flessibile qualunque sia il clima.
Dott.ssa Michela Süss
Via Manzoni, 44
Imola 40026 (BO)
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