Controllo e Perfezionismo

Controllo e perfezionismo: palla

Secondo dizionario il Perfezionismo viene definito nel suo senso più generico “aspirazione a raggiungere, nel proprio lavoro o nella propria attività, una perfezione ideale non facilmente attuabile”.
La linea tra determinazione e continuo impeto al miglioramento ed eccessivo giudizio e pretesa su se stessi è molto sottile.

Ciò che caratterizza, infatti il perfezionismo dal punto di vista clinico è il fatto che gli standard che la persona si pone siano irragionevoli e ben al di sopra delle sue possibilità. Si parla dunque di Perfezionismo Patologico quando si assiste ad esagerata preoccupazione di commettere errori, standard personali irragionevoli, insicurezza, bisogno di organizzare e aspettative critiche da parte delle persone accanto, genitori, famigliari, colleghi, amici, conoscenti.

 

In che modo, dunque, si manifesta il Perfezionismo Patologico?

Tramite, ad esempio:

  • Aspettative elevate e standard altissimi, quasi irraggiungibili;
  • Autovalutazione molto severa;
  • Sovrastima del parere esterno;
  • Sottostima personale;
  • Timore del giudizio.

Esistono diversi tipi di Perfezionismo:

  • Etero-diretto, nel quale si pretende un totale adeguamento ai propri standard da parte dell’esterno e che spesso può sfociare in comportamenti o reazioni molto violente;
  • Auto-diretto, nel quale avviene una auto-imposizione molto severa associata all’incapacità di accettare i propri errori e che spesso nasconde un disturbo legato all’autostima e alla depressione;
  • Socialmente imposto, nel quale la persona sente un eccessivo carico di responsabilità o di aspettative da parte dell’esterno, ritenendo che l’unico modo per ottenere approvazione e accettazione sia proprio quello di soddisfare tali aspettative.

Come posso aiutarti?

Con percorso di psicoterapia individuale di tipo cognitivo-comportamentale che vada ad individuare problematiche e possibili cause ad esso correlate è possibile ottenere importanti risultati.