Momenti di transizione

 

«Dovrai dirigere tutta la tua energia in una sola direzione. Sei una donna che possiede un’energia interiore molto potente; eppure questa non fluisce liberamente dentro di te perché vivi immersa nel caos e nella confusione, non hai una meta, non hai obiettivi precisi».

È vero… per ogni fase della vita c’è un momento in cui ci sentiamo spaesati, persi, senza una meta. Questi momenti sono molto speciali: sono “momenti di transizione” in cui la terra sotto i nostri piedi è instabile, perdiamo di vista i punti che ci guidavano… perché stiamo cambiando ed ogni cambiamento necessita instabilità, ci richiede di uscire dalla nostra comfort zone e metterci in una situazione più scomoda per poterci evolvere. Ciò spesso comporta l’arrivo del caos dentro di noi, abituati ad avere la situazione sotto controllo e qui sta la chiave di svolta: accettare il caos e la confusione in noi, perché non è altro che la maniera in cui la vita rimescola le carte. È fondamentale però non lasciarsi travolgere da queste due forze, perché una cosa è accettare la loro esistenza dentro di noi, un’altra è permettere loro che si impossessino di noi e diventino il tornado che ci intrappola.

E allora cosa fare? La cosa forse più difficile, quella apparentemente meno naturale… ovvero stare fermi. Sedersi, respirare e rimanere aperti nei confronti della vita. Se senti che la tua vita è scompigliata (e non da una leggera brezza) non puoi fare altro che sederti con te stesso/a e cercare di capire cos’hai dentro: le tue passioni, i tuoi sogni, attività che secondo te possono aiutarti in questo momento. L’importante è riuscire con la propria voce interiore e imparare a parlare la sua lingua. Tutto può aiutarti a fare ciò: se ti piace ballare balla, se ti piace camminare fai lunghe passeggiate e chissà, una scritta su un muro, una conversazione del tuo vicino in treno, una frase letta in un libro, sentita in qualche canzone o film ti illuminerà sul da farsi. Poi sarà facile focalizzarti sui tuoi obiettivi!

Che poi magari si rende la parola “obiettivo” più pesante di quello che è realmente.
Cos’è un obiettivo? Non è altro che una tappa, una delle molteplici puntine sulla mappa della nostra vita.
Non è mai un punto di arrivo; piuttosto è una sosta in cui ci si deve congratulare con sé stessi, darsi una pacca sulla spalla, condividere la gioia di averlo raggiunto e goderselo, sì, ma poi andare avanti. Dunque se l’obiettivo è una tappa del percorso, perché non visualizzarne diversi? Dov’è scritto che uno debba avere un solo grande obiettivo? Magari l’interlocutore con cui stava parlando la persona che ha scritto la frase stava vagliando tra diverse ipotesi. Sarei curiosa di chiederglielo, perché a me capita spesso di dirigere le mie energie in più direzioni ed è proprio questo che mi fa scoprire quello che realmente stavo cercando.

La presenza di un obiettivo nella vita di una persona segna un ulteriore momento di transizione, perché per raggiungerlo dobbiamo essere persone diverse. L’obiettivo potrebbe richiedere più studio, più impegno, una piccola limatura nel nostro carattere, ma comunque necessita di un’evoluzione interna ed esterna e soprattutto richiede coraggio. Perché per raggiungere i nostri obiettivi dobbiamo esplorare terre nuove e ciò richiede tanta energia, coraggio e apertura verso l’ignoto.

 

Frase introduttiva “ La profezia della curandera” di H.H Mamani