Capricci, Rabbia e Regole
La rabbia è un sentimento primordiale assolutamente naturale nell’essere umano. Molti sono i significati che la rabbia nei bambini può avere e spesso il segreto per i genitori sta proprio nel dargli la giusta chiave di lettura.
Tra le principali e più comuni interpretazioni dei capricci e della rabbia nei bambini possono esserci una maggiore richiesta di attenzione, gelosia per l’arrivo di un fratellino o una sorellina o il fattore età, se nella fattispecie ci troviamo ad esempio tra i 2 e i 3 anni in cui si sperimenta con grande forza la voglia di indipendenza.
Proprio in questa età, in particolare, i bambini cominciano ad avere percezione del proprio corpo di cui prima si occupava la madre e iniziano il loro percorso di autonomia. Iniziano così i “no”, “io”, “voglio/non voglio”.
Altre volte, tuttavia, la rabbia e i capricci celano invece, esattamente come per gli adulti, sentimenti di tristezza e abbandono.
Essere genitori non è un “mestiere” semplice, ma è una scoperta che si mostra giorno per giorno.
Se da una parte i bambini mostrano con tutta la loro forza il loro messaggio da comunicare, dall’altra parte il grande sforzo da compiere da parte del genitore è quello di mantenere la calma, mettersi in ascolto ed intervenire con l’introduzione di regole che siano però in grado di comprendere ed educare così come contenere prima e trasformare poi in nuova energia.
Come gestire la rabbia e leggere i bisogni dei figli attraverso la lente di una consulenza genitoriale
La consulenza genitoriale con uno specialista psicologo-psicoterapeuta può aiutare a leggere i bisogni del proprio figlio e al contempo supportare in una corretta gestione che possa tenere viva una dinamica costruttiva ed educativa tra genitore e figlio.